Cuore e vacanza

Bisogna sapere che il caldo incide molto sull’apparato cardiocircolatorio perché determina vasodilatazione, fa lavorare di più il cuore, provoca sudorazione e perdita di liquidi, esponendo in particolare le persone anziane ad un rischio maggiore di disidratazione. Per trascorrere delle vacanze sicure ci sono delle regole che un po’ tutti, cardiopatici e non, dovrebbero seguire.

I soggetti con ipertensione arteriosa durante l’estate devono controllare più spesso la pressione e dovrebbero discutere con il medico l’eventualità di ridurre la terapia durante il periodo più caldo, evitando quindi di variarla da soli o addirittura di sospenderla.

Si dovrebbero evitare gli sbalzi da temperature troppo calde a troppo fredde. Esporsi a lungo al sole per poi tuffarsi in acque fredde, al mare come al lago o in piscina, può provocare una congestione, soprattutto nei soggetti che prendono farmaci. Un accorgimento fondamentale è dunque quello di entrare in acqua gradualmente, evitando comunque di esporsi al sole, nelle ore più calde della giornata. In casa un ragionevole uso dell’aria condizionata, soprattutto nelle ore più calde, può andare bene.

Per chi ama la montagna bisogna sapere che qui l’aria è meno ricca di ossigeno e quindi il cuore lavora di più con un aumento della frequenza dei battiti cardiaci e con l’aumento della pressione. Ecco perché possiamo trovare alti valori della pressione arteriosa anche prendendo i soliti farmaci e, nei pazienti con scompenso di cuore, la terapia che era sufficiente a livello del mare può non esserlo a oltre mille metri.

Nei luoghi di villeggiatura è necessario accostarsi all’attività fisica con gradualità. Nei primi giorni non conviene trasformarsi in Bartali o Bolt ma bisogna dar tempo all’organismo e al cuore di adattarsi alle nuove condizioni climatiche e di quota, facendo un’attività fisica molto moderata nelle prime 48 ore, per poi aumentarla gradualmente nei giorni successivi.

Un consiglio importante è quello di portare sempre con sé la documentazione medica in modo che al bisogno possa essere consultata e che le dosi dei farmaci assunti siano sufficienti per l’intero soggiorno.

Per una vacanza sicura in sostanza è necessario pianificare in anticipo con il proprio cardiologo una strategia terapeutica che ci permetterà di vivere senza ansie e paure le nostre sospirate vacanze.

Ricordiamoci: andare in vacanza non significa che anche le nostre malattie vanno in ferie.

Dott.ssa Barsacchi Monica, specialista in cardiologia

 

Per maggiori informazioni o per prenotare un consulto, non esitate a contattare la nostra segreteria allo 0583 1527791