Cuore e Menopausa

Sappiamo tutti che le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia, ma non tutti sanno che colpiscono sempre di più e in modo più grave le donne rispetto agli uomini.

La popolazione femminile ha una percezione ancora molto bassa dei rischi, perché queste malattie nelle donne hanno un esordio tardivo, in genere dopo la menopausa. Il sistema cardiovascolare delle donne, infatti, durante l’età fertile è protetto dagli estrogeni che regolano in senso favorevole l’assetto metabolico.

La menopausa rappresenta una fase di profondo cambiamento per la donna sia in termini psicologici che organici.

La caduta dei livelli di estrogeni modifica il metabolismo, favorendo un aumento del peso corporeo, della pressione arteriosa e del colesterolo soprattutto in chi ha una familiarità. Questi fattori comportano maggiori rischi per il cuore aumentando la probabilità d’insorgenza di patologie dell’apparato cardiovascolare, quali l’infarto miocardico ed Ictus cerebrale.

Molte donne over 50 in ambulatorio alla domanda ”come è la sua pressione arteriosa” mi rispondono “ho sempre sofferto di pressione bassa“, non sapendo che in età fertile tutte le donne, salvo eccezioni, hanno i valori della massima intorno a 110-100 mmHg e si meravigliano in caso di riscontro di elevati valori pressori. Queste pazienti, anche se hanno la familiarità (mamma o sorella ipertese) non si misurano la pressione arteriosa, come se vivessero di rendita e questo aumenta drasticamente il rischio di ictus.

È fondamentale che la donna in menopausa smetta di fumare e cerchi di limitare l’aumento del peso corporeo con una sana alimentazione e movimento aerobico, ma debba anche imparare ad accettare i cambiamenti inevitabili del proprio corpo; cambiamenti sempre legati al calo ormonale che favorisce un accumulo di grasso in punti molto differenti rispetto a quanto accadeva in età fertile: distribuzione del grasso androide, “a mela” cioè a livello della cintura.

Per quanto riguarda il quadro lipidico, quando una donna entra in menopausa, le ovaie smettono di produrre estrogeni: il colesterolo LDL tende allora ad aumentare e l’HDL a diminuire. Come risultato, all’interno delle arterie si formano le placche responsabili delle malattie circolatorie e cardiovascolari. Tutto questo è tanto più vero quanto più vi sia familiarità per l’ipercolesterolemia, padre, madre o fratelli con colesterolo elevato.

Bisogna essere a conoscenza di quali siano il valori del colesterolo LDL considerati attualmente normali dalle comunità scientifiche e sapere che, nelle pazienti predisposte, l’alimentazione errata incide al max del 10%.

In conclusione è quindi necessario che ogni donna alle soglie della menopausa effettui una valutazione cardiologica che permetta di delineare il suo proprio profilo di rischio cardiologico ( obesità, fumo, diabete, colesterolo lDL, ipertensione) in modo che si possa intervenire precocemente, se necessario, per evitare eventi futuri a volte anche drammatici.

Dott.ssa Monica Barsacchi

La Dott.ssa Monica Barsacchi riceve al Centro Medico D33.
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