Endocrinologia

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Al Centro Medico D33 è possibile sottoporsi a visite endocrinologiche generali affidandosi a specialisti del settore.

Di cosa si occupa l’endocrinologia?

L’endocrinologia è quella branca della medicina che studia il sistema endocrino con particolare attenzione verso le patologie delle ghiandole a secrezione interna, ossia quelle i cui prodotti, gli ormoni, vengono direttamente immessi nel sangue.
Gli ormoni svolgono un ruolo cruciale nel funzionamento dell’organismo andando a regolare il funzionamento di tutti gli organi. Senza ormoni sarebbe impossibile la riproduzione, la crescita, lo sviluppo e la stessa vita.
Le ghiandole endocrine sono spesso interessate da patologie che ne possono determinare un eccesso di funzione o un difetto, con conseguenze sull’intero organismo. Inoltre, nelle ghiandole possono svilupparsi tumori benigni o maligni.
Le patologie endocrine in molti casi esordiscono in modo subdolo e gli esami di laboratorio o di imaging richiedono competenze specifiche per una corretta interpretazione.
Data l’elevata prevalenza delle patologie endocrine nella popolazione, sono molto frequenti “falsi miti” o allarmismi. Negli ultimi anni, grazie all’acquisizione di nuove conoscenze e allo sviluppo di nuovi farmaci, la gestione delle patologie è cambiata radicalmente.

È pertanto fondamentale affidarsi a specialisti nel settore in costante aggiornamento.

Quali patologie endocrinologiche sono più frequenti?


Patologie Tiroidee

Gli ormoni tiroidei svolgono una funzione cruciale nel corretto sviluppo del feto, nello sviluppo del cervello e nel funzionamento di tutti gli organi. Numerose sono le patologie che possono interessare questa ghiandola:

  • Ipotiroidismo: numerose patologie possono determinare una carenza di produzione degli ormoni tiroidei. In assoluto, la causa più comune è la tiroidite autoimmune (o di Hashimoto) che colpisce principalmente gli individui di sesso femminile. La sintomatologia dell’ipotiroidismo può essere molto sfumata: stanchezza, facile affaticabilità, intolleranza al freddo, difficoltà a concentrarsi.
  • Ipertiroidismo/tireotossicosi: tutte quelle condizioni che determinano l’esposizione dell’organismo a livelli aumentati di ormoni circolanti. La causa più comune è la malattia di Graves/Basedow che talora può associarsi anche a disturbi oculari gravi. Nell’anziano sono invece frequenti i noduli tiroidei iperfunzionanti. I sintomi dell’ipertiroidismo/tireotossicosi comprendono tachicardia, insonnia, ansia, sudorazione, intolleranza al caldo. Elevati livelli di ormoni tiroidei circolanti possono essere dannosi sul sistema cardiovascolare e su quello scheletrico.
  • Noduli tiroidei: circa il 50% della popolazione ha noduli della tiroide. Nella maggior parte dei casi di piccole dimensioni e benigni. In una piccola percentuale dei casi questi noduli possono essere tumori maligni o, sebbene benigni, di dimensioni tali da creare difficoltà respiratorie o alla deglutizione o causare ipertiroidismo. L’esame ecografico è fondamentale per l’inquadramento e deve essere eseguito da operatori con grande esperienza. I trattamenti sono molteplici e devono essere individualizzati tenendo conto di molteplici aspetti (dimensione dei noduli, citologia, età del paziente, comorbilità, etc…)


Patologie del sistema scheletrico e delle paratiroidi

L’osso non svolge soltanto una funzione di sostegno e protezione dell’organismo ma gioca un ruolo fondamentale nell’omeostasi elettrolitica, in particolare del calcio. Per molti aspetti può essere considerato un organo endocrino a tutti gli effetti. La fine regolazione del metabolismo osseo è reso possibile dall’azione di un ormone, il paratormone, prodotto da delle ghiandole situate in prossimità della tiroide, chiamate paratiroidi. Tra le più diffuse patologie troviamo:

  • Osteoporosi: una malattia sistemica dello scheletro “caratterizzata da una ridotta massa ossea e da alterazioni qualitative che si accompagnano ad aumento del rischio di frattura”. Sono colpite principalmente le donne nel post-menopausa e gli anziani. Identificare i pazienti affetti o i soggetti a rischio è fondamentale poiché le fratture da osteoporosi (vertebrali o femorali) sono gravate da elevata morbilità e mortalità. La densitometria ossea è un esame utile nell’inquadramento diagnostico sebbene nella valutazione del rischio siano molteplici i fattori da valutare. Numerosi farmaci sono stati introdotti nella pratica clinica e pertanto è fondamentale un inquadramento da parte dello specialista per la scelta del trattamento più indicato.
  • Iperparatiroidismo: una patologia caratterizzata da livelli aumentati di calcio (ipercalcemia) provocati da un’iperproduzione di PTH da parte di una o più ghiandole paratiroidee. Spesso l’esordio è del tutto asintomatico ma con il tempo il paziente può sviluppare coliche renali e fratture ossee ed insufficienza renale. L’inquadramento diagnostico è molto complesso e il trattamento prevede nella maggior parte dei casi l’asportazione chirurgica della paratiroide malata.
  • Ipoparatiroidismo: una patologia caratterizzata da livelli ridotti di calcio nel sangue provocati da un deficit dell’ormone PTH. La causa più frequente è un danno delle ghiandole paratiroidee come conseguenza di un intervento chirurgico nella regione del collo. L’ipoparatiroidismo incide sensibilmente sulla qualità della vita dei pazienti e la terapia sostitutiva con calcio e analoghi attivi della vitamina D richiede un continuo monitoraggio per evitare complicanze nel lungo periodo (calcolosi renale, riduzione della funzione renale etc).


Obesità

L’obesità è una condizione medica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo che può portare effetti negativi sulla salute, con una conseguente riduzione dell’aspettativa di vita.
È stato stimato che circa l’80% dei casi di diabete mellito di tipo 2, il 60% di ipertensione arteriosa e il 35% dei casi di cardiopatia ischemica siano dovuti al sovrappeso e all’obesità. La prevalenza dell’obesità è in continuo aumento anche nell’età giovanile e pediatrica. Questa malattia necessita di un inquadramento multispecialistico (endocrinologico, nutrizionista, cardiologico, chirurgico) individualizzato sulle caratteristiche del paziente al fine di ottenere un calo ponderale significativo e duraturo.


Sindrome dell’ovaio micropolicistico

La sindrome dell’ovaio micropolicistico è il disordine endocrino più diffuso tra le donne in età fertile. Ha numerose implicazioni cliniche andando ad incidere negativamente sulla fertilità e sul metabolismo (aumentato rischio di diabete). L’iperandrogenismo associato determina spesso comparsa di irsutismo ed acne con importante disconfort psicologico e sociale. Nell’inquadramento clinico è fondamentale una stretta collaborazione tra endocrinologo e ginecologo al fine di eseguire una corretta diagnosi differenziale rispetto ad altre patologie con sintomi simili e per scegliere la terapia più indicata.


Diabete mellito

Con il termine diabete mellito si indicano un insieme di disordini metabolici accomunati dalla presenza di valori di glicemia nel sangue aumentati. In assoluto la forma più diffusa è il diabete mellito di tipo 2 che interessa circa 300 milioni di persone in tutto il mondo e la cui incidenza è in continuo aumento. Il sovrappeso e l’obesità rappresentano il principale fattore di rischio. Il diabete è gravato da numerose complicanze (cardiopatia, nefropatia, retinopatia, infezioni, etc…) che determinano un notevole incremento nella morbilità e mortalità dei pazienti affetti. Basti pensare che il diabete è la principale causa nel mondo occidentale di cecità e di amputazioni a carico degli arti inferiori. Il trattamento prevede un cambio radicale nello stile di vita, la perdita di peso e l’utilizzo di farmaci ipoglicemizzanti. Inoltre è fondamentale che i pazienti diabetici si sottopongano periodicamente a screening volti ad indagare le possibili complicanze croniche di malattia. La diffusione di nuovissime classi farmacologiche impone allo specialista una gestione sempre più personalizzata della malattia e delle sue complicanze.


Patologie surrenaliche

Il surrene è una ghiandola del nostro organismo che produce una serie di ormoni cruciali nel controllo del metabolismo, della pressione arteriosa, dello sviluppo sessuale e della risposta alle condizioni stressanti. Un eccesso o un difetto nella produzione di questi ormoni può provocare patologie anche molto gravi. Assai frequente è il riscontro occasionale all’ecografia dell’addome (o con una TC) di noduli a carico del surrene. Ogni volta che ciò accade è fondamentale eseguire una valutazione endocrinologica per valutare la natura del nodulo (benigno vs maligno) e la capacità di questo nodulo di produrre ormoni in eccesso.


Patologie ipofisarie

L’ipofisi è una ghiandola situata nella scatola cranica della grandezza di una nocciola. Nonostante le sue esigue dimensioni produce numerosi ormoni che svolgono un ruolo chiave nel controllo della funzione delle altre ghiandole endocrine del nostro organismo (tiroide, surrene, etc). La possiamo immaginare come una vera e propria centralina di comando. Alcune patologie ipofisarie sono molto rare e si associano a quadri clinici peculiari (es: malattia di Cushing, acromegalia). Altre condizioni sono invece più frequenti:

  • Adenoma ipofisario: sono tumori benigni dell’ipofisi. Sono in genere di dimensioni ridotte (< 1 cm) e vengono spesso scoperti occasionalmente nell’ambito di indagini di imaging (TC o RMN). È fondamentale tuttavia eseguire una valutazione endocrinologica per escludere l’iperproduzione ormonale e l’evoluzione nel tempo (stabilità vs crescita).
  • Prolattinoma (adenoma prolattino-secernente): sono tumori ipofisari benigni per lo più di piccole dimensioni che producono elevate quantità di prolattina. L’eccesso di questo ormone nella donna in età fertile può determinare infertilità o abnorme secrezione di latte dalla mammella (galattorrea) mentre nell’uomo può provocare calo della libido ed infertilità. La terapia medica con dopamino-agonisti deve essere prescritta e gestita da specialisti endocrinologi.

GLI SPECIALISTI

in endocrinologia sono:

  • Dott. Brancatella AlessandroSpecialista in Endocrinologia+