La Terapia Umanistica e Bioenergetica: dall’analisi psicologica e del carattere ai correlati fisici dei disagi psico-emotivi
a cura della Dott.ssa Eleonora Cittadino, Psicologa
La terapia Umanistica e Bioenergetica si distingue dalle altre terapie soprattutto per come si rivolge alla persona dandogli piena dignità, ovvero considerandola nella sua unicità e totalità sul piano psicologico, emotivo, fisico e relazionale. Non si concentra e si occupa solo degli aspetti patologici, ma valorizza la consapevolezza e la padronanza di sé, le risorse latenti e la spinta all’autorealizzazione.
La Persona è dunque al Centro con i sui vissuti, i suoi bisogni e le sue emozioni ai quali attribuisce i propri personali significati, in un percorso la cui durata non è definibile a priori poiché ciascuno di noi ha le proprie esigenze, obiettivi ed i propri tempi che è importante saper riconoscere e rispettare.
Lo Psicologo in questo senso assume il ruolo di facilitatore del processo di cambiamento, e non di tecnico-riparatore di disfunzioni, che attinge alle risorse già presenti nella persona offrendogli uno spazio di ascolto empatico, accettante e non giudicante che lo agevola nel contattare e accogliere i suoi reali bisogni, desideri, emozioni e potenzialità, che spesso risultano bloccate ed inespresse e che alimentano i disagi psico-emotivi. Ognuno è dunque l’attore del proprio cambiamento e il compito dello Psicologo è quello di accompagnare la persona nella propria crescita personale fino alla completa affermazione di sé al fine di superare le proprie difficoltà psicologiche.
È in quest’ottica che si integra perfettamente l’Analisi Bioenergetica un metodo terapeutico di tipo olistico, unico nel suo genere, che unisce all’analisi psicologica e del carattere attraverso il colloquio, l’osservazione dei correlati sul piano corporeo delle difficoltà psico-emotive.
L’attenzione è cioè focalizzata non solo sui disagi psicologici, ma anche sull’espressione fisica di queste difficoltà, così come si manifestano nella struttura corporea, nella postura e nel movimento. E’ infatti ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica, che ciò che accade nella mente si riflette sul corpo e viceversa.
Tutti, dunque, raccontano inconsapevolmente la propria storia anche attraverso il proprio corpo. Questo in quanto il disagio psico-emotivo, che sia specifico (attacchi di panico, depressione ecc.) o più generale e indefinibile (insoddisfazione, senso di vuoto, di inadeguatezza ecc.), è alimentato dal mancato riconoscimento e soddisfacimento dei propri bisogni e da emozioni e sentimenti inespressi, che oltre ad attivare la persona sul piano psicologico, fisiologico e ormonale, la sottopongono a tensioni muscolari involontarie di cui è spesso inconsapevole. Queste ultime a lungo andare, cronicizzandosi, concorrono nel far assumere al corpo una determinata postura, dandogli quindi una specifica conformazione, anche in termini espressivi e di movimento.
L’Analisi Bioenergetica si serve pertanto anche di tecniche respiratorie, di esercizi fisici e movimenti specifici, associati comunque ad un’analisi psicologica e del carattere, al fine di aiutare la persona a riconoscere e rilasciare le tensioni che si creano sia a livello fisico che psico-emotivo e che interferiscono con il benessere quotidiano inibendo il piacere e la gioia di vivere.
L’integrazione del lavoro analitico con quello delle tecniche corporee (tra cui il Training Autogeno, le Classi di Esercizi di Bioenergetica, la Mindfulness ecc.) deriva dal fatto che come confermato dalla letteratura scientifica e riscontrato nel corso delle sue ricerche dallo stesso Lowen, padre dell’Analisi Bioenergetica, le terapie puramente verbali possono aiutare una persona a prendere coscienza dei propri meccanismi difensivi ovvero delle proprie tendenze a reprimere, negare, proiettare, biasimare o razionalizzare, ma questa consapevolezza a livello cosciente, raramente influisce positivamente sulle tensioni muscolari o permette la libera espressione dei sentimenti e dei vissuti emotivi repressi. Allo stesso tempo però un trattamento puramente fisico, (tra cui anche i massaggi o lo yoga ecc.), ha certamente un valore positivo, ma non è specificamente terapeutico in sé. I benefici che si traggono da queste pratiche, in riferimento alle difficoltà psico-emotive, sono quindi a breve termine e non risolutivi se non accompagnati appunto anche da un percorso psicologico.
La terapia Umanistica e Bioenergetica rappresenta un vero e proprio viaggio alla scoperta di sé che oltre a consentire il superamento di una difficoltà o di un disagio, permette la crescita personale che conduce ad una maggiore stabilità e consapevolezza. L’obiettivo è la libera autoespressione che dà alla persona anche la possibilità di abbandonare la “maschera” di cui non ha più bisogno ed essere quindi pienamente se stessa.